Palermo: murales allo Sperone, l’arte cambia volto al quartiere (LiveSicilia)
Le grandi pareti dei palazzoni del quartiere alla periferia Sud di Palermo diventano giganti tele colorate.
PALERMO – Sono diventati sei, i grandi murales allo Sperone. Le grandi pareti dei palazzoni che caratterizzano il quartiere alla periferia Sud di Palermo diventano giganti tele colorate. Ultima arrivata la parete realizzata dalle artiste argentine Medianeras.
“Per lo Sperone – dicono le Medianeras, che hanno nel loro portfolio opere urbane sparse nel mondo – abbiamo realizzato un’opera alta 25 metri che riflette un’idea di movimento, cambiamento e fluttuazione, attraverso l’immagine di un corpo forte e potente, ma al tempo stesso fragile” Vanesa Galdeano e Analì Chanquia di Medianeras aggiungono “Vogliamo dire che tutto può cambiare, il genere può cambiare, il corpo può cambiare. Un murale, quindi, che rappresenta anche il genere sessuale come un fluido di colori, come un fiume che scorre. E poi ci sono delle braccia in alto quasi in difesa per dire che l’altro va rispettato, che il corpo dell’altro va rispettato. E che quindi dire no significa no. Un murale anche contro ogni forma di violenza”.
La prima parete è stata realizzata nel 2019 dal pittore palermitano Igor Scalisi Palminteri, che su spinta dell’associazione L’Arte di Crescere realizza un manifesto per promuovere l’allattamento, proprio allo Sperone dove manca tutto. Il Murales delle Medianeres, invece è stato realizzato all’interno del progetto Sperone167.
Il progetto Sperone167
Un processo di rivitalizzazione, quello promosso da Sperone167, che dal basso di quartieri periferici e popolari coinvolge lo Sperone di Palermo e il quartiere 167 di Lecce. I fondi per realizzarlo sono stati raccolti attraverso donazioni nella piattaforma di crowdfunding e con il sostegno di aziende private, gli organizzatori sottolineano che non accettano nessun contributo pubblico.
Cosa ne pensano gli abitanti del quartiere?
Mentre dal palco suonano le parole “Zona Sperone siamo una cosa a parte”, cantate dai rapper nati e cresciuti allo Sperone che hanno aperto la festa di inaugurazione del murales, con un live set, i bambini e i ragazzi del quartiere Sperone che vivono tra i palazzi a due passi da un mare negato, raccontano cosa pensano dell’arte del loro quartiere.
Per Asia 16 anni grazie a questa pareti colorate è cambiato tutto, per Giuseppe, 11 anni, è tutto bellissimo. Ma sotto il palco ci sono solo bambini e ragazzi, in questa serata di festa il pubblico presente viene dagli altri quartieri della città ad ammirare il nuovo murales a sentire la musica, mentre gli adulti, le mamme, i genitori di questi ragazzi sono a casa.
“Lo Sperone è dimenticato dalle istituzioni!”
Lo denunciano dal palco gli organizzatori di Sperone167. A girarci dentro, allo Sperone sembra manchi tutto, non c’è una piazza, i bambini girano in moto senza casco, e non hanno neanche l’età per guidare la moto, la scuola sembra l’unico presidio presente, ma può bastare?
Via LiveSicilia