“Sperone 167”, l’arte connette Palermo e Lecce (e le periferie) (Redattore Sociale)
PALERMO – Una comunità della cura che nasce dal basso. Una luce nelle periferie Sperone di Palermo e 167 di Lecce, che cresce attraverso l’arte arricchita dai processi partecipativi di giovani e cittadini. E’ questo l’obiettivo del progetto Sperone 167 che sta raccogliendo il sostegno di molte realtà sociali, scolastiche e artistiche con la sua campagna crowdfunding che si conclude a fine mese.
Sperone 167 è nato dalla sinergia tra l’artista Igor Scalisi Palminteri, l’artista salentino Francesco Ferreri in arte Chekos ed Afea Art & Rooms nel pieno coinvolgimento delle comunità dei quartieri Sperone di Palermo e 167 di Lecce grazie anche alla presenza degli istituti comprensivi, “Sperone – Pertini” e “P. Stomeo – G. Zimbalo”. Il progetto inizierà ad essere operativo a partire da marzo. “La Street Art è un linguaggio artistico che garantisce fruibilità da parte della collettività: le opere create con la comunità diventano patrimonio culturale integrante del territorio – scrivono gli ideatori -. Vi è anche la volontà di invertire quella tendenza diffusa a valorizzare le città partendo, quasi esclusivamente dal centro verso le periferie”.
A fine marzo, mentre Igor Scalisi Palminteri realizzerà la sua opera nel quartiere 167 di Lecce, 5 ragazzi e ragazze dell’ ICS Sperone Pertini di Palermo insieme ad alcuni docenti e genitori si recheranno a Lecce per uno scambio culturale; ad inizio aprile mentre l’artista salentino Chekos interverrà con la sua opera allo Sperone, a spostarsi sarà la comunità scolastica dell’I.C.S P. Stomeo – G. Zimbalo. Le opere degli artisti saranno presentate nelle due città attraverso delle installazioni visual della Odd Agency e Davide Currao con il supporto tecnico di Cinnamon che firmerà la regia del documentario che racconterà ogni fase della realizzazione del progetto.
In entrambe le città, gli studenti, coordinati dagli artisti, parteciperanno a dei laboratori. In particolare, saranno organizzati dei tour e, nello specifico, in Salento tra i murales della 167 ed il barocco e a Palermo tra i vicoli del centro storico. Inoltre, l’associazione “L’Arte di Crescere”- che offrirà ad alcuni genitori la partecipazione al viaggio – coinvolgerà le due comunità scolastiche in laboratori sulla tematica della sostenibilità dell’alimentazione, dall’allattamento alla nutrizione per adulti. A Lecce Nandu Popu, dei Sud Sound System, terrà un incontro con i ragazzi sul tema della tutela ambientale, dell’impegno sociale e della musica. A Palermo, invece, il Circ’Opificio realizzerà delle attività laboratoriali per vivere un’esperienza attraverso l’esplorazione delle arti e delle discipline circensi.
Tutto questo è reso possibile grazie ad Alleanza Creativa costituita anche da Confcommercio Palermo, Confcommercio Lecce, Shot, Travel On Art, 167/ B Street, parrocchia San Giovanni Battista, A Casa di Amici, Marika, Lo Studiolo, Area, sartoria sociale Al Reves, Ecomuseo Urbano, Beyond Lampedusa, Sartoria Sociale, Day Tour, Giulia Briguglia, Dario Castiglione, Rosa Di Stefano, Bfake, Hotel Porta Felice.
“Come ‘cittadini del mondo’ dobbiamo prenderci cura dei luoghi in cui viviamo – dice Daniòlo Alongi di Afea Art & Rooms uno degli ideatori del progetto -, perché è proprio dalla qualità dei beni comuni che dipende la qualità della nostra vita e di quella degli altri. Quello nostro non vuole essere un momento di denuncia ma un esempio concreto di partecipazione sociale dal basso dove ognuno si prende cura di una parte del quartiere. Il movimento vuole essere dalle periferie al centro perché spesso si tende a realizzare interventi nei centri storici continuando a relegare alle periferie un ruolo di marginalità e di ghettizzazione. Stiamo lavorando lontano da qualsiasi strumentalizzazione politica e, volutamente abbiamo scelto la raccolta fondi dal basso perché crediamo molto nel contributo motivato e significativo che può dare la società civile. Stiamo avendo già delle risposte molto belle perché abbiamo raggiunto il 35% della cifra di 20 mila euro che contiamo di raggiungere. Siamo fiduciosi che ce la faremo perché solo camminando insieme si può migliorare il mondo a partire dai luoghi in cui viviamo”.
“Sia 167 di Lecce che lo Sperone di Palermo sono realtà accomunate dalle stesse ferite, sofferenze, violenze e povertà – spiega Chekos -. C’è, però, la necessità di raccontare pure qualcos’altro per restituire dignità e speranza a noi che ci viviamo. In queste periferie, come in altre sparse per l’Italia, spesso prevale il completo disinteresse delle istituzioni. A Lecce come a Palermo attraverso la street art abbiamo provato ad invertire la prospettiva per raccontare quello che c’è di positivo. A 167, la creazione del museo artistico e creativo a cielo aperto ne è una dimostrazione. Noi siamo ragazzi come tutti gli altri che vogliamo impegnarci con gli abitanti del quartiere che non vogliono essere soffocati solo dalle cronache della mafia e della violenza”.
“Il progetto è l’esempio di come insieme – artisti, scuole, associazioni e cittadini – si può diventare nel piccolo una significativa e costruttiva forza sociale che vuole generare un cambiamento culturale – aggiunge anche Igor Scalisi -. Pertanto, la nostra è una rivoluzione silenziosa perché il nostro intento è quello di ripensare a nuove pratiche della cura e dei bisogni delle periferie, abbandonando l’atteggiamento salvifico sterile del passato calato sempre dall’alto. A partecipare con noi abbiamo scelto alcuni giovani con una maggiore fragilità sociale che, a volte per situazioni particolari che vivono, non escono mai dal loro quartiere. Per noi è importante che questi ragazzi e ragazze abbiano questa occasione di crescita”.
Per partecipare alla campagna Crowdfounding di Sperone 167 – che si chiuderà fra 30 giorni – basta accedere a link https://www.planbee.bz/it/progetti/dettaglio/158-sperone-167-creativita-urbana-per-una-comunita-della-cura
Gli avanzamenti del progetto saranno documentati tramite la piattaforma, i social ed il sito www.sperone167.it in modo che ogni sostenitore possa verificare l’evoluzione del progetto al quale ha materialmente contribuito.
Via Redattore Social